Giornata storica per il nuoto italiano: l'azzurra sul gradino più alto del podio, battuta la statunitense Ledecky. A fine gara: ''Continuerò con un altro percorso. Adesso sono in pace con me stessa''.
BUDAPEST - Una grande giornata per il nuoto italiano ai Mondiali di Budapest. Sono d’oro e immensi, gli ultimi 200 stile libero nella vita di Federica Pellegrini. Sono d'oro e immensi gli 800 stile libero di Detti e di bronzo quelli di Paltrinieri. Neanche un anno dopo la delusione ai Giochi di Rio (quarta) e la tentazione di smettere per sempre, a Budapest risorge col record della settima medaglia consecutiva in otto mondiali nella gara che l’hanno resa la Diva del nuoto. “Volevo una medaglia, ma non pensavo certo all'oro. Adesso posso dire di essere in pace. Questi sono i miei ultimi 200 stile, continuerò a nuotare seguendo un altro percorso". A 28 anni quasi 29 (il 5 agosto), Fede strapazza una concorrenza di ragazzine, a cominciare dal fenomeno americano Katie Ledecky, 20 anni, campionessa olimpica anche nelle altre vasche oltre che in tutte le distanze dello stile libero, che deve cedere lo scettro mondiale di due anni fa a Kazan alla signora Pellegrini. “Ho visto che eravamo un po’ tutte là, una gara quadi immobile, all’ultima vasca nella schiuma ho spinto. Quando ho visto il tabellone non potevo crederci I pugni sull’acqua, quella che da quando a 16 anni salì sul podio olimpico ad Atene con l’argento nei 200, la più giovane azzurra di sempre a riuscirci, non ha mai lasciato. Tra crisi, cambi di allenatori, amori, dubbi, il cloro è sempre rimasto la sua casa fedele. Una gara alla Pellegrini, quella che conosce a memoria: dalla corsia numero 6 inizia una prima frazione in 27”22 (quinta), passaggio a metà gara in 56”41 (29”19 e quarta), virata dei 150 in 1’25”91 (29”50 e quarta), gli ultimi 50 sono quelli che nessuna sa fare come lei e in 28”82, mentre tutte sbracciano nelle onde, lei allunga le unghie e supera non solo Ledecky che ha già vinto in Ungheria tre ori, l’australiana Emma McKeon, 23 anni, la stessa che in Brasile le soffiò il bronzo e dietro ancora la russa Veronika Popova strabiliante in semifinale, la beniamina di casa Katinha Hossze solo settima. Fede tocca davanti a tutte in 1’54”73. “Non so cosa sia successo, devo ancora rendermene conto. Non pensavo fosse possibile, ma ho fatto una gara giusta. Non lo so dove ho trovato questa energia. Sapevo che sarebbe stata una gara all’ultimo centimetro. Spazza via anche il terzo posto: Katie ed Emma seconde ex aequo in 1'55''18, l’americana che ha raggiunto il record di 12 ori mondiali che ne fanno la donna più decorata di sempre (ha sorpassato la sua connazionale Missy Franklin, che ha smesso, almeno ad ora, col nuoto). Durante la cerimonia Katie sembra delusa, Fede con la mano sul cuore a cantare l’inno, il presidente del Coni Giovanni Malagò ("E' la più grande atleta che io abbia mai visto", il commento di Malagò) le consegna l’oro e la abbraccia stretta. Mameli cantato anche dagli ungheresi.